Mardot
2006-08-30 19:49:56 UTC
Questa mattina, confortato dalle buone previsioni di meteo France, ho deciso
di dirigere la prua della mia macchina verso il colle della Maddalena (o
Larche)
Sveglia alle 4e30, colazione abbondante e via! Particolare, ero talmente
addormentato che mi son dimenticato la bici in garage, me ne sono accorto
dopo 500m metri, per fortuna...
Alle 7 meno un quarto ero in vetta alla Maddalena, dove avevo deciso di
posare l'auto e montare in bici. Mi ci è voluto un coraggio da leoni per
iniziare a pedalare in discesa, il termometro oscillava tra 0 e 1 grado!!!
Imbottito con tutto quello che avevo inizio la discesa che mi porta in
Francia, a Barcelonnette.
Da lì inizio a salire verso i colli Allos e Cayolle. Al bivio scelgo di
salire sul Col d'Allos perchè conosco il versante nord, bellissimo, e perchè
ci sono i lavori sul ponte dopo 3 km che comportano la chiusura della strada
per il ritorno.
http://www.salite.ch/allos2.htm
La salita al Col d'Allos è entusiasmante, passo il ponte poco prima della
chiusura della strada e mi godo la salita in perfetta solitudine, anche se
fa un freddo caino, 2 gradi stabili sino in vetta.
In vetta mi rimetto tutto quello che ho e mi fiondo il più veloce possibile
verso Colmar, da quel lato c'è poco o niente da vedere, solo impianti da
sci, e allora via !, pensando che prima o poi in valle la temperatura si
alzerà, arrivo a Colmar congelato e con 5 gradi.....
Poco prima dell'ingresso nella cittadina di Colmar mi fermo presso un bivio,
mangio il primo dei miei panini al prosciutto e gorgonzola e poi inizio a
salire per il Col de Champs.
http://www.salite.ch/champs1.htm
Una salita molto caratteristica in mezzo a infinite conifere. Molto
suggestivo il primo tratto in cui si vedono i tetti di COlmar tra i tronchi
degli abeti. Unico neo uno strato uniforme di tronchetti, rami, aghi ecc...
che rendono la salita molto faticosa, la discesa sarebbe pericolosissima. Ad
un certo punto salgo sopra ad un ramo di abete che mi fa ruotare il
manubrio, la catena scende e per miracolo mi si sgancia il piede destro,
finisco in piedi con bici inclinata, potevo finire per terra e farmi male,
le cadute in salita sono sempre cariche di insidie.
In cima al Col des Champs mi fermo quel tanto che basta per rivestirmi e
fare la solita foto di rito, poi mi fiondo a St Martin d'Entraunes, con una
piccola sosta tecnica in un tornante in mezzo al boschetto.... fortuna che
avevo qualche tovagliolino recuperato in qualche altro giro in quanche bar
:-)
Arrivato a St. Martin mi spazzolo il secondo panino al prosciutto e
gorgonzola, qualche fruttino e inizio il Col della Cayolle.
http://www.salite.ch/cayolle1.htm
La salita da questo versante è un po' più corta che dal versante di
Barcelonnette, ma ciclisticamente è sicuramente superiore, con spunti
interessanti durante tutto il percorso. Al quinto km raggiungo una ragazza,
sembra molto in forma e tira rapporti lunghi forse troppo, facciamo due
parole e mi dice di appartenere alla nazionale francese di sci-alpinismo,
sta facendo un po' di ciclismo per recuperare da un infortunio. Purtroppo
per lei un forte male alla gamba malata le sovviene a 6 km dalla fine, che
la costringe a farsi caricare dalla madre e dal fratello che la stavano
seguendo in macchina, perdendosi una delle parti più belle della salita, i
tornanti finali. In cima tanto per cambiare fa un freddo incredibile, e
quindi poche ciancie si va giù veloci. Dall'altro lato la discesa è
difficile per il fondo veramente mal messo, in compenso il paesaggio a picco
sulle rocce della valle e decisamente unico. AnneClaire, così si chiamava la
ragazza, mi conferma che il versante "ciclistico" è quello che abbiamo
salito noi :-)
Arrivato al bivio di raccordo con il Col d'Allos mi viene il pallino di
andare a vedere dove Merckx perse il Tour del '75, Pra Loup
http://www.salite.ch/praloup1.htm
Salita stronca gambe dopo un giro del genere, con quel km al 10% veramente
ostico per i miei 75kg, ma del paesaggio è meglio lasciar perdere, una delle
tante stazioni sciistiche obrobriose che ci sono da quelle parti. Al
cartello del paese mi giro indietro senza nemmeno entrare, anche perchè mi
aspettano ancora 33km di salita o simil-salita, tanti infatti sono i km da
Barcelonnette al colle della Maddalena, e qui comincia la sofferenza.
Il male al culo dovuto ai soliti pantaloncini Specialized (giuro che quando
arrivo a casa li brucio) è urlante, e arrivo al bivio Col de Larche/Col de
Vars già in condizioni pietose, sebbene infatti le gambe rispondano ancora
con un barlume di brillantezza il male al deretano offusca qualunque altra
sensazione positiva, rendendomi la salita al colle veramente dura. Mi fermo
alla fontana di Meyronnees con la voglia di mettere sotto l'acqua fresca una
certa parte, ma desisto, bevo e mi rimetto in sella, il Larche è salita
clemente per fortuna.
http://www.salite.ch/larche.htm
Arrivo in cima al colle con il sole ancora alto e una temperatura diversa
dagli 1 gradi della mattina, il tempo per fiondarmi dalla baracchetta a
prendere un caffè e poi via verso casa.
Tutto questo ambaradan per un totale di 202km e 4.480m di dislivello.
Come al solito, eventuali foto a quando riuscirò ad usare un altro strumento
per connettermi che sia più veloce del gprs del cellulare.
di dirigere la prua della mia macchina verso il colle della Maddalena (o
Larche)
Sveglia alle 4e30, colazione abbondante e via! Particolare, ero talmente
addormentato che mi son dimenticato la bici in garage, me ne sono accorto
dopo 500m metri, per fortuna...
Alle 7 meno un quarto ero in vetta alla Maddalena, dove avevo deciso di
posare l'auto e montare in bici. Mi ci è voluto un coraggio da leoni per
iniziare a pedalare in discesa, il termometro oscillava tra 0 e 1 grado!!!
Imbottito con tutto quello che avevo inizio la discesa che mi porta in
Francia, a Barcelonnette.
Da lì inizio a salire verso i colli Allos e Cayolle. Al bivio scelgo di
salire sul Col d'Allos perchè conosco il versante nord, bellissimo, e perchè
ci sono i lavori sul ponte dopo 3 km che comportano la chiusura della strada
per il ritorno.
http://www.salite.ch/allos2.htm
La salita al Col d'Allos è entusiasmante, passo il ponte poco prima della
chiusura della strada e mi godo la salita in perfetta solitudine, anche se
fa un freddo caino, 2 gradi stabili sino in vetta.
In vetta mi rimetto tutto quello che ho e mi fiondo il più veloce possibile
verso Colmar, da quel lato c'è poco o niente da vedere, solo impianti da
sci, e allora via !, pensando che prima o poi in valle la temperatura si
alzerà, arrivo a Colmar congelato e con 5 gradi.....
Poco prima dell'ingresso nella cittadina di Colmar mi fermo presso un bivio,
mangio il primo dei miei panini al prosciutto e gorgonzola e poi inizio a
salire per il Col de Champs.
http://www.salite.ch/champs1.htm
Una salita molto caratteristica in mezzo a infinite conifere. Molto
suggestivo il primo tratto in cui si vedono i tetti di COlmar tra i tronchi
degli abeti. Unico neo uno strato uniforme di tronchetti, rami, aghi ecc...
che rendono la salita molto faticosa, la discesa sarebbe pericolosissima. Ad
un certo punto salgo sopra ad un ramo di abete che mi fa ruotare il
manubrio, la catena scende e per miracolo mi si sgancia il piede destro,
finisco in piedi con bici inclinata, potevo finire per terra e farmi male,
le cadute in salita sono sempre cariche di insidie.
In cima al Col des Champs mi fermo quel tanto che basta per rivestirmi e
fare la solita foto di rito, poi mi fiondo a St Martin d'Entraunes, con una
piccola sosta tecnica in un tornante in mezzo al boschetto.... fortuna che
avevo qualche tovagliolino recuperato in qualche altro giro in quanche bar
:-)
Arrivato a St. Martin mi spazzolo il secondo panino al prosciutto e
gorgonzola, qualche fruttino e inizio il Col della Cayolle.
http://www.salite.ch/cayolle1.htm
La salita da questo versante è un po' più corta che dal versante di
Barcelonnette, ma ciclisticamente è sicuramente superiore, con spunti
interessanti durante tutto il percorso. Al quinto km raggiungo una ragazza,
sembra molto in forma e tira rapporti lunghi forse troppo, facciamo due
parole e mi dice di appartenere alla nazionale francese di sci-alpinismo,
sta facendo un po' di ciclismo per recuperare da un infortunio. Purtroppo
per lei un forte male alla gamba malata le sovviene a 6 km dalla fine, che
la costringe a farsi caricare dalla madre e dal fratello che la stavano
seguendo in macchina, perdendosi una delle parti più belle della salita, i
tornanti finali. In cima tanto per cambiare fa un freddo incredibile, e
quindi poche ciancie si va giù veloci. Dall'altro lato la discesa è
difficile per il fondo veramente mal messo, in compenso il paesaggio a picco
sulle rocce della valle e decisamente unico. AnneClaire, così si chiamava la
ragazza, mi conferma che il versante "ciclistico" è quello che abbiamo
salito noi :-)
Arrivato al bivio di raccordo con il Col d'Allos mi viene il pallino di
andare a vedere dove Merckx perse il Tour del '75, Pra Loup
http://www.salite.ch/praloup1.htm
Salita stronca gambe dopo un giro del genere, con quel km al 10% veramente
ostico per i miei 75kg, ma del paesaggio è meglio lasciar perdere, una delle
tante stazioni sciistiche obrobriose che ci sono da quelle parti. Al
cartello del paese mi giro indietro senza nemmeno entrare, anche perchè mi
aspettano ancora 33km di salita o simil-salita, tanti infatti sono i km da
Barcelonnette al colle della Maddalena, e qui comincia la sofferenza.
Il male al culo dovuto ai soliti pantaloncini Specialized (giuro che quando
arrivo a casa li brucio) è urlante, e arrivo al bivio Col de Larche/Col de
Vars già in condizioni pietose, sebbene infatti le gambe rispondano ancora
con un barlume di brillantezza il male al deretano offusca qualunque altra
sensazione positiva, rendendomi la salita al colle veramente dura. Mi fermo
alla fontana di Meyronnees con la voglia di mettere sotto l'acqua fresca una
certa parte, ma desisto, bevo e mi rimetto in sella, il Larche è salita
clemente per fortuna.
http://www.salite.ch/larche.htm
Arrivo in cima al colle con il sole ancora alto e una temperatura diversa
dagli 1 gradi della mattina, il tempo per fiondarmi dalla baracchetta a
prendere un caffè e poi via verso casa.
Tutto questo ambaradan per un totale di 202km e 4.480m di dislivello.
Come al solito, eventuali foto a quando riuscirò ad usare un altro strumento
per connettermi che sia più veloce del gprs del cellulare.
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Mardot
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